La Buvette des Sattels si trova a 1375 di altitudine ai piedi della catena montuosa dei Gastlosen nelle Prealpi friborghesi. Lo spettacolare panorama alpino non è l’unico asso nella manica di questo ristorante: grazie all’ospitalità cordiale e alle ricche pietanze, Ronald Moura e la sua squadra aumentano notevolmente l’attrattività della regione.
La capanna conosciuta oggi con il nome di Buvette des Sattels è stata costruita nel 1764 e prima di poter essere convertita in ristorante tre anni fa ha dovuto sottoporsi a rinnovamento totale. Il gerente Ronald Moura e il padre Gérard – all’origine dell’idea – hanno dovuto affrontare un lungo percorso prima di veder realizzato il loro sogno: «Non avremmo mai immaginato che ci volesse così tanto. Un piccolo progetto si è di colpo trasformato in qualcosa di molto grande».
Da maggio a ottobre, la Buvette des Sattels attira una variegata clientela, dagli escursionisti che si fermano per una sosta alle persone che vi si recano appositamente con l’automobile. Berthold Buchs, vice-sindaco di Jaun, sottolinea l’importanza del progetto per la regione: «La catena dei Gastlosen attira sempre molti turisti, che ora possono finalmente fermarsi per una sosta rinvigorente. Il ristorante offre importanti posti di lavoro in questa regione caratterizzata dall’agricoltura di montagna».
La Buvette des Sattels occupa quattro persone a tempo pieno, a cui se ne aggiungono altre due o tre durante l’alta stagione, e offre sessanta posti a sedere interni, più altri sulla terrazza esterna. I piatti proposti da Ronald Moura e la sua squadra sono preparati con prodotti per la maggior parte locali, in modo da favorire il commercio della regione. Le specialità della casa – come i maccheroni dello chalet e i rösti con prosciutto cotto con l’osso o con bratwurst flambé – si sposano perfettamente con l’atmosfera del luogo. In futuro, Ronald Moura spera di poter accogliere ancora più clienti: «Mi piacerebbe che la sosta alla Buvette des Sattels diventasse parte integrante delle escursioni sui Gastlosen».
Membro della giuria Kurt Zgraggen
