«Graines de pays»

Un progetto per la lavorazione e la vendita di oltre 40 varietà di sementi della regione

L'agricoltura intorno a Courtételle, nel Cantone Giura è in ripresa: con il progetto «Graines de pays; du champs à l'assiette» del consorzio agricolo di Courtételle, nei campi della regione vengono coltivati oltre 40 tipi di sementi come lenticchie, semi di chia o cumino. Grazie a speciali cernitori che si occupano dello smistamento è possibile lavorare e vendere direttamente in loco il raccolto di Courtételle. Questo dà nuovo slancio all'agricoltura regionale.

Il progetto in breve

  • Lavorazione e vendita di prodotti regionali
  • Sei dipendenti, per un volume di impiego totale pari al 580%
  • Courtételle/JU

Semi di coriandolo, lenticchie, cumino o semi di chia: prodotti che possono essere coltivati solo in Paesi caldi come il Messico, l'India o il Marocco. Falso! «I campi e il clima della nostra regione sono ideali per la coltivazione di lenticchie, semi di chia o varietà simili», racconta Ignace Berret, direttore dell'Agrocentre a Courtételle, nel Cantone Giura. L'azienda appartiene al consorzio «Société coopérative agricole de Courtételle» e si occupa della lavorazione e della vendita di prodotti agricoli regionali. Il consorzio venne fondato nel 1915 e oggi conta circa 90 collaboratori, tutti agricoltori della regione. Fino a poco tempo fa il consorzio si concentrava in particolare sulla lavorazione di cereali e sulla vendita di fertilizzanti. Ora si spinge oltre: con il progetto «Graines de pays; du champ à l'assiette», che significa «sementi locali, dal campo al piatto», gli agricoltori piantano nei loro campi ad esempio miglio, lenticchie, semi di canapa o di coriandolo per poi lavorarli presso l'Agrocentre e venderli nello stesso edificio. «I prodotti di questo tipo celano un enorme potenziale per la nostra agricoltura», afferma Ignace. «Le proteine vegetali sono sempre più richieste e possono essere lavorate nei modi più svariati».

Sono necessari cernitori speciali

Oltre 40 varietà di sementi crescono nei campi degli agricoltori della regione di Courtételle. «Gli agricoltori della regione sono incredibilmente innovativi. Sono aperti alle novità, coltivano nuove piante, fanno tentativi. Quindi a noi spetta il compito di acquistare i loro prodotti e di lavorarli», racconta Ignace. Il consorzio ha acquistato tre cernitori che si occupano appositamente dello smistamento. Con queste macchine è possibile smistare i prodotti nell'Agrocentre e prepararli alla vendita. «Grazie a queste macchine possiamo ad esempio separare le lenticchie dai sassolini che finiscono tra il raccolto. A occhio nudo sarebbe quasi impossibile individuarli» afferma Ignace. Un passaggio indispensabile per la lavorazione dei prodotti. Nella regione sono gli unici a possedere queste macchine. «Anche gli agricoltori di altre regioni vengono da noi con i loro prodotti», racconta Ignace. Ma si presentano nuove possibilità soprattutto per l'agricoltura locale: «Con i suoi cernitori l'Agrocentre svolge i lavori che gli agricoltori non possono fare direttamente. Questo fornisce nuovi impulsi all'agricoltura e garantisce che il valore aggiunto rimanga nella regione», racconta François Monin, direttore dell'unione cantonale degli agricoltori Agrijura.

  • «È impressionante che nei campi intorno a Courtételle crescano oltre 40 varietà di sementi. Il progetto mostra come le idee innovative che rispondono alle esigenze possano aprire nuove vie all'agricoltura. Un successo per l'intera regione.»

    Membro della giuria Peter Niederer

Smistati nel magazzino sul retro, venduti nel negozio

A Ignace era chiaro che non bastava solo lavorare i prodotti, ma era necessario anche venderli in loco ai consumatori: «La lavorazione non è nulla di insolito. L'aspetto particolare è che vendiamo i prodotti nello stesso edificio», racconta Ignace. Sotto lo stesso tetto, a circa 20 metri dai cernitori, da tre anni si trova il negozio «Kilomètre zéro», ossia a chilometro zero. «L'obiettivo è che i prodotti accumulino il minor numero possibile di chilometri dalla raccolta alla vendita», racconta Ignace. Oltre ai prodotti propri, sugli scaffali il negozio conta molte altre specialità regionali, come la birra artigianale di Soulce fino alla pasta fatta in casa di Boécourt. Il negozio verrà presto ingrandito in modo da fare spazio ad altri prodotti in futuro. «Non vediamo l'ora di aprire il nuovo negozio», racconta Ignace. Le idee non gli mancano: «Vogliamo continuare ad ampliare l'assortimento, ad esempio con un burger a base di lenticchie o un muesli che contenga esclusivamente prodotti coltivati nei campi intorno a Courtételle». In questo modo anche in futuro il consorzio potrà acquistare i prodotti degli agricoltori della regione. Non importa quanto siano insoliti.

Testo: Lukas Ziegler
Immagini: Max Hugelshofer
Video: Daniel Farrèr

Publiccato a luglio 2024