Dazzi SA
La tipografia di famiglia nel cuore del villaggio di montagna ticinese di Chironico
La tipografia di famiglia nel cuore del villaggio di montagna ticinese di Chironico
Un’osteria, una chiesetta, pensionati che chiacchierano sui balconi e l’autopostale che passa ogni ora: questo è Chironico, un tipico paesino di montagna della Leventina. Tuttavia qui c’è qualcosa di diverso: in mezzo al paese attraverso le porte di un garage si sente il rumore di macchine da stampa. Lì, dove un tempo il padre allevava tra l’altro maiali e capre, oggi i fratelli Dazzi tengono le loro macchine da stampa all’avanguardia. Da oltre trent’anni la «Dazzi SA» ha sede a Chironico, suddivisa in quattro edifici in totale. Fondata da Davide Dazzi, l’azienda è cresciuta grazie alla collaborazione con il fratello Gustavo. Davide ha imparato il mestiere di stampatore in un’azienda di medie dimensioni a Bellinzona. Lì ha continuato a lavorare per qualche anno dopo l’apprendistato. Dentro di sé sapeva però che voleva avviare un’attività nel suo villaggio: «Dovevo prendere una decisione: o avrei fatto il pendolare tra Chironico e Bellinzona tutti i giorni, fino alla pensione, o avrei aperto una tipografia tutta mia», racconta Davide. Ma lasciare il suo villaggio era fuori questione. Voleva restituire qualcosa al luogo in cui era nato e cresciuto. Così nel 1990 ha fondato la sua tipografia nel centro del villaggio. Ai tempi il fratello minore Gustavo stava ancora seguendo una formazione di contabile e si è unito all'azienda due anni dopo.
Dalla consulenza, alla grafica fino alla stampa personalizzata: oggi la «Dazzi SA» è in grado di produrre tutto in loco, a Chironico. Ma per potere offrire ai clienti tutti questi prodotti sono necessarie macchine da stampa adeguate, e per acquistarle occorre disporre dei mezzi finanziari. All’inizio non è stato semplice, ricorda Davide: «Ero giovane e volevo aprire una tipografia a Chironico. Come ben si può immaginare la banca aveva dei dubbi». Ha dovuto quindi dimostrare che l’azienda funzionava bene. «All’inizio è stata dura, lavoravo dalle 5 del mattino fino alle 23 di sera. Ma non rimpiango neanche un minuto», afferma Davide. Il successo gli ha dato ragione: nel 1992 ha potuto acquistare la prima grande macchina da stampa e quando suo fratello Gustavo ha iniziato a fare parte dell’azienda, l’attività di famiglia è decollata per davvero. Questa tenacia è esemplare per la regione, afferma Norman Gobbi, Consigliere di Stato del Cantone Ticino: «La Leventina ha bisogno proprio di aziende di questo tipo. Davide e Gustavo creano importanti posti di lavoro e di apprendistato e offrono ai giovani una prospettiva». Nel frattempo la «Dazzi SA» annovera tra i suoi clienti numerose aziende e organizzazioni rinomate, come ad esempio l’Hockey Club Ambrì-Piotta o il Museo Nazionale del San Gottardo. «Ci affidiamo sempre volentieri alla competenza della ‹Dazzi SA›», racconta Marzio Eusebio, responsabile del Museo Nazionale del San Gottardo: «Si tratta di imprenditori coraggiosi che si mantengono al passo con la tecnologia e forniscono prestazioni importanti per la nostra regione».
Membro della giuria Werner Schiesser
Per tenere il passo con le grandi tipografie cittadine, Davide e Gustavo devono investire regolarmente nella loro azienda. «Dopo il 1992 abbiamo investito somme elevate in nuove macchine da stampa nel 2002 e poi nel 2022», racconta Gustavo. In questo modo possono soddisfare le esigenze odierne dei clienti. Ma si contraddistinguono soprattutto per due aspetti: la loro passione e il loro contatto estremamente personale. «Una tipografia nella zona di montagna cela il vantaggio di poter instaurare uno stretto rapporto di fiducia con i clienti», racconta Davide. Anche in futuro vogliono continuare a impegnarsi affinché la tipografia possa fornire impulsi e generare valore aggiunto nel loro villaggio natio di Chironico e nella regione Leventina. E sebbene le macchine da stampa abbiano sostituito da molto tempo le capre e i maiali nella vecchia stalla del padre, i due conservano ancora parte del loro patrimonio rurale. «In estate teniamo alcune mucche sugli Alpi Piòta e Crozlina dove produciamo il nostro formaggio. Di certo non porteremo fino lassù una macchina da stampa», dice ridendo Gustavo.